Itinerario | Renara 310 m - Canale del Pianel Soprano - Bivio Lizza del Vallottone - Bivio Foce del Palone - Base Sud Zucco del Chiasso - Rampa - Versante Ovest - Zucco del Chiasso 705 m - Foce a Nord dello Zucco del Chiasso 670 m c. - Canalino Est - Fosso del Chiasso (piano di carico) - Canale del Pianel Soprano - Renara 310 m | ||
Difficoltà | EE - II grado, terreno infido tipicamente apuano (roccia rotta) |
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Dislivelli | salita: 395 m; discesa: 395 m |
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Ore effettive | Renara - Bivio Foce del Palone: 35'; Bivio Foce del Palone - Zucco del Chiasso: 1h 30'; Zucco del Chiasso - Foce a N: 25'; Foce a N - Fosso del Chiasso (piano di carico): 25'; Fosso del Chiasso (piano di carico) - Renara: 30' |
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Periodo migliore | Ottobre - Maggio |
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Partecipanti | Giuseppe, Mirto, Corrado |
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Siamo stati il | 21 Gennaio 2007 |
Dalla base della monorotaia questo monte ha l'aspetto di un ardito e tozzo torrione giallastro, mentre il versante opposto è più appoggiato, pur non elementare.
Dalla cartografia non risulta ufficialmente avere un nome: pertanto, si propone la denominazione " Zucco del Chiasso ".
Questa dovrebbe essere la prima ascensione alpinistica; è altresì probabile che in passato pastori e cacciatori ne abbiano raggiunto la sommità.
Salita
Da Renara abbiamo preso il vallone di sinistra (Canale del Pianel Soprano, quello della Lizza di Piastreta), percorrendo una strada abbandonata e lasciandola in corrispondenza della deviazione per la Foce del Palone.
Attraversato il canale, si seguono delle tracce lungo il versante meridionale fin sotto la parete. Poi ci siamo legati in cordata per superare un breve passo di II grado (che si può aggirare più in basso per terreno comunque infido) e traversando verso Est abbiamo raggiunto una bella rampa con scaglioni affioranti che ci ha condotto sulla cresta Ovest del monte.
Mantenendoci al centro del fianco Ovest, ripido ed infido, con rocce mobili e qualche arbusto, siamo giunti in vetta.
Sul versante del Fosso del Chiasso si apre un vuoto pauroso (150 m circa) e l'ambiente in generale, tutto apicchi rocciosi e linee sfuggenti, fa girare un po' la testa.
Discesa
Per la discesa, ci siamo portati all'intaglio a Nord della vetta (ben visibile dalla monorotaia), calandoci per il canalino Est (erboso con detriti e tracce caprine) ed abbandonandolo più sotto dato che il fosso termina con un salto impercorribile. Le capre, molto saggiamente, percorrono un pendio erboso che fa da sponda destra al Fosso del Chiasso e che termina nel fosso stesso. Una traccia attraversa il canale e conduce esattamente alla costruzione del piano di carico della monorotaia.
Da qui facilmente a Renara.