Itinerario Corvaia, Ponte di Foggi 32 m – Via di San Biagino – Foce ad Ovest de La Rocca 145 m c. – La Rocca 172 m – Foce ad Ovest de La Rocca – Poggio di Ripa (Via della Resistenza) – Inizio sent. n° 140 233 m – Costone SE M. Canala – Foce ad Ovest de La Rocca – Versante Sud de La Rocca – Corvaia, Ponte di Foggi 32 m
Difficoltà EE con un passo di I grado la salita a La Rocca; E il resto
Dislivelli salita: 260 m; discesa: 260 m
Ore effettive Ponte di Foggi - Foce ad Ovest de La Rocca 0h 25'; Foce ad Ovest de La Rocca - La Rocca 0h 20'; La Rocca - Foce ad Ovest de La Rocca 0h 15'; Foce ad Ovest de La Rocca - Inizio sent. 140 0h 30'; Inizio sent. 130 - Foce ad Ovest de La Rocca 0h 20'; Foce ad Ovest de La Rocca - Ponte di Foggi 0h 15'
Periodo migliore Ottobre - Aprile
Partecipanti Giuseppe Berti, Mirto Blasich
Siamo stati il 21 Marzo 2004

 

La lunga cresta che dal M. Folgorito scende verso Ripa e Corvaia termina con il piccolo ma interessante rilievo de La Rocca. Pare che la sua sommità, in epoca medievale, fosse sede del Castello di Corvaia ed in effetti si trovano molte tracce che lo fanno presumere. L’escursione prosegue con una puntata sul M. di Ripa lungo un ottimo sentiero che, combinato con il sent. n° 140, dà la possibilità di salire al M. Folgorito fin da Corvaia.

 

Salita

L’itinerario ha inizio dalla strada che collega Ripa a Corvaia, all’altezza del Ponte di Foggi 32 m, che valica il Fiume Versilia e consente il collegamento con la frazione di Vallecchia. Una piccola strada vicinale privata asfaltata, Via di S. Biagino, sale con alcune curve lungo le pendici meridionali de La Rocca, attraversando un oliveto. A quota 70 m crocevia (presa acquedotto): si continua a salire, superando un altro tornante con baracca (81 m circa) e lasciando la diramazione per una casa privata.

La strada termina con uno slargo per invertire la manovra degli automezzi. Da qui continua una buona traccia di sentiero, non segnato ma evidente, che sale nel bosco con qualche svolta fino alla foce ad Ovest de La Rocca (145 m circa). Si notano subito, sulla destra, l’ingresso di una galleria ed un sentiero ben tracciato (sulla sinistra prosegue un altro sentiero in direzione del M. di Ripa: è quello che si percorrerà in seguito).

Vale senz’altro la pena di visitare il rilievo roccioso de La Rocca, seguendo il sentiero a destra che perde leggermente quota, nel bosco; si incontra sulla sinistra un’altra galleria, quindi presso una paretina rocciosa occorre svoltare a sinistra per prendere una traccia che sale ripida fino ad una piccola foce. Da qui si sfruttano delle tacche, scalpellate nella roccia viva, per superare un lastrone (in alternativa si può aggirare a sinistra la placca, salendo per una rampa che ha alla sua destra una lastra aggettante), quindi si rasenta un terrapieno sorretto da un imponente muro a secco.

Le tracce salgono sul terrapieno, dove si trova un’altra galleria (accanto all’ingresso, piccola intelaiatura metallica). L’ambiente si fa interessante per la presenza di grossi roccioni colonizzati qua e là dalla vegetazione. Per raggiungere il punto più alto, occorre, dall’ingresso dell’ultima galleria, piegare leggermente a sinistra, entrando in una grossa nicchia formata da un roccione appoggiato ad un altro. Si sale superando un breve passo di I grado e si esce allo scoperto, ai piedi del lastrone che forma la vetta. Ancora un passo di I grado (appigli piccoli) ed ecco la sommità rocciosa de La Rocca (172 m).

Il panorama che si ammira è molto interessante ed insolitamente vasto, rispetto alla modesta altezza del monte. Si domina completamente la vallata, proprio sopra i tetti delle case di Corvaia (attenzione a non sporgersi troppo, in quanto verso Corvaia la cima presenta un salto strapiombante), e si può studiare bene il M. Costa, che sta giusto di fronte. Inoltre ci si può rendere meglio conto della struttura del monte, che pur nel suo piccolo ricorda vagamente l’ambiente caratteristico delle Meteore in Grecia.

 

Discesa

Per l’itinerario di salita si ridiscende alla foce ad Ovest de La Rocca. Un ottimo sentiero prosegue in direzione del M. Folgorito, mantenendosi sul versante marino. Con salita moderata si guadagna quota, tra alti pini marittimi e cespugli, incontrando un bivio (185 m c.), dove un sentierino si dirige sulla destra verso un traliccio, percorrendo poi il costone Sud-Ovest del M. Canala: al ritorno si scenderà da qui.

Attraversati due impluvi, il buon sentiero entra in una zona coltivata con case sparse e sembra terminare contro una casa, ma in realtà una ripida scalinata sulla destra conduce fino ad una strada asfaltata (Via della Resistenza) che si segue verso destra fin dove essa finisce, poco più avanti (nei pressi, un piccolo ripetitore) (234 m).

Inizia qui il sent. n° 140 del CAI che va al M. Folgorito. Esso segue grosso modo il crinale, mentre un altro sentiero rimane poco a destra, senza guadagnare troppa quota: questa traccia, ben mantenuta, raggiunge lo spartiacque principale ed inizia a scendere, seguendo praticamente lo smacchio causato dalla presenza di alti tralicci e relativa linea elettrica ad alta tensione. Avendo di fronte il bel M. Costa, che appare tra i radi pini, si ritorna al sentiero percorso all’andata (bivio a q. 185 m c.) e quindi alla foce ad Ovest de La Rocca (145 m c.).

Vale la pena di continuare l’escursione lungo il sentiero per La Rocca: lasciato il bivio per la vetta, si trascura poco oltre un sentiero sulla sinistra, che raggiunge solamente un traliccio a 138 m. La traccia principale scende comodamente ad una villa (89 m; è la casa più alta del versante meridionale de La Rocca): esiste da qui una traccia di sentiero che va verso Est, inoltrandosi nel bosco. Se si ha la pazienza di seguirla, si scopre che il bosco maschera molti roccioni ed anfratti (abbiamo trovato un paio di scalette in legno, costruite per raccordare i vari terrazzi rocciosi), alcuni probabilmente usati come bivacco in un non lontano passato. Il sentiero poi continua a mezza costa, aggirando il monte: forse scende a Corvaia.

Dalla villa, avendo cura di recare il minor disturbo possibile, è possibile scendere fino al punto di partenza per l’oliveto; in alternativa si prende la Via di S. Biagino.

 


 

01 - Giuseppe accanto all'ingresso di una galleria.jpg 02 - Giuseppe tra i grossi massi de La Rocca.jpg 03 - Mirto sul punto piu' alto de La Rocca, con il M. Costa alle spalle.jpg 04 - Nel bosco si trovano molti manufatti.jpg mappa la rocca-m. di ripa.jpg