Itinerario Azzano 450 m – sent. 31 – Sinistra orografica Botro di Rimone – Presa acquedotto – Mulattiera per Minazzana – Versante Ovest M. Cavallo – Cresta NO M. Cavallo – M. Cavallo 1020 m – Conca Nord - Mulattiera per Minazzana – Fontana (presa acquedotto) – Bivio sent. 31 (fornace circolare) 752 m – sent. 31 – Azzano 450 m
Difficoltà EE il versante Ovest del monte; E il resto
Dislivelli salita: 598 m; discesa: 598 m
Ore effettive Azzano - M. Cavallo 2h 00'; M. Cavallo - Mulattiera per Minazzana 0h 50'; Mulattiera per Minazzana - Bivio sent. 31 0h 15'; Bivio sent. 31 - Azzano 0h 40'
Periodo migliore Ottobre - Aprile
Partecipanti Giuseppe, Mirto
Siamo stati il 02 Dicembre 2001

 

Decisamente meno famoso ed appariscente del M. Cavallo, terza cima per altezza delle Alpi Apuane, il M. Cavallo di cui si parla in questa sede si trova sopra il paese di Azzano (comune di Seravezza). Come spesso accade per le alture secondarie, questo monte consente di effettuare un’interessante uscita in tutte le stagioni dell’anno, con modesto impegno fisico ed un minimo senso di orientamento. L’ambiente che si incontra, unito al magnifico panorama che si gode dalla vetta, danno il giusto merito a questo piccolo ma significativo monte.

 

Salita 

Dalla piazza della chiesa di Azzano si prende il sent. n° 31 del CAI (che conduce alla Foce del Giardino ed alla Cava delle Cervaiole). La buona mulattiera, lastricata con pietre scistose un po' scivolose, guadagna quota gradualmente. Poco prima di attraversare un fosso (Botro di Rimone), si lascia il sentiero segnato per seguire a destra una ripida traccia che segue il costone alla sinistra idrografica del fosso che non si è attraversato. Accanto al fosso, poco più sopra, si trovano due prese dell'acquedotto munite di scarico per il troppo pieno.

La traccia non è molto marcata, si trova anche qualche segno rosso molto sbiadito, ma il sottobosco è scarso e quindi non ci sono grossi problemi di orientamento. Si raggiunge una grande mulattiera (è quella che dalla fornace circolare, posta a quota 752 m sul sent. 31, conduce a Minazzana).

Per salire lungo il versante Ovest del monte occorre seguire questa mulattiera verso destra (Sud), uscendo dal castagneto: in questo punto il sentiero presenta alcune rudimentali protezioni verso valle, in quanto alcune lastre scistose affioranti possono essere molto scivolose se umide e/o ricoperte di terriccio.

Ben presto la mulattiera riprende a correre nel castagneto, perdendo decisamente quota: bisogna ora abbandonare il comodo sentiero per salire, ad occhio e sempre nel rado bosco, lungo la massima pendenza seguendo tracce di animali. Al bosco segue un fitto arbusteto di erica (stipa): tra la vegetazione si scorgono due castagni isolati distanziati che indicano la giusta direzione.

Si esce sull’accidentata cresta NO del monte (il cui percorso integrale presenta difficoltà alpinistiche), che si segue per un breve tratto fino a quando è possibile portarsi sull’ampio ed erboso versante Nord, dove ci sono alcune tracce. Si aggira a sinistra la piccola quota 1008 e si raggiunge la sella tra questa cima e la cima del M. Cavallo (1020 m): si apre d'un tratto la vista, molto suggestiva, sul mare.

Da questa sella per la cima:

 

- o si prende una traccia che in quota aggira a sinistra il M. Cavallo, portandosi sul versante del Canale del Giardino e proseguendo facilmente fino in vetta;

- o si percorre integralmente la cresta NO del monte (facile) con un minimo di attenzione

- o si va al leccio abbarbicato sotto la cima e per salti rocciosi ricoperti dall' erba si raggiunge direttamente la cima (questa variante è riservata agli amanti del terreno " da capre ").

 

Discesa

Dalla cima si scende fino a raggiungere la bella, piccola conca posta a Nord del monte, la cui forma a catino fa pensare ad un’origine glaciale. Tale valletta è ricoperta in prevalenza da arbusti di erica e felci, con qualche zona erbosa. Per passare con il minore disagio, è preferibile mantenersi (scendendo) sulla destra, trovando ogni tanto qualche traccia. In questo modo si passa alla destra di un gruppo di grosse rocce situate al termine della conca, dopo di che si entra nel castagneto dopo un fitto tratto cespuglioso (alte stipe).

Nel bosco il cammino è decisamente più agevole, con una traccia abbastanza evidente (qualche ometto). A quota 760 m circa, in corrispondenza di un grosso roccione grigiastro, si incontra la mulattiera che dal sent. 31 (bivio fornace circolare; quota 752 m) va a Minazzana. La si segue verso destra (cioè in direzione Nord), scendendo in breve ad una panchina in legno (presa acquedotto; acqua).

Sempre in quota, con lievi saliscendi, la mulattiera attraversa comodamente su un ponticello in legno il Fosso di Pionico (senza il ponte il fondo roccioso e scivoloso del fosso darebbe più di un grattacapo), quindi si raggiunge il sent. n° 31 del CAI in corrispondenza di una caratteristica fornace circolare molto ben conservata (752 m).

Per Azzano non resta che seguire in discesa il buon sent. n° 31 CAI.

 


 

01 - Effetti del fulmine su un castagno.jpg 02 - Giuseppe sulla mulattiera per Minazzana.jpg 03 - Azzano dal versante ovest del M. Cavallo.jpg 04 - Giuseppe sulla cresta nord-ovest del M. Cavallo.jpg 05 - Giuseppe si avvia verso la cima.jpg 06 - Giuseppe ed il Mar Tirreno.jpg 07 - Giuseppe e Mirto sul M. Cavallo, con a destra l' Altissimo.jpg 08 - Giuseppe tocca un intricatissimo cespuglio spinoso.jpg 09 - Giuseppe scende per la conca a nord del M. Cavallo.jpg 10 - Giuseppe alla presa superiore dell'acquedotto.jpg 11 - Un ponticello di legno supera il Fosso di Pionico.jpg 12 - Fornace circolare al bivio con il sent. 31.jpg Mappa_M._Cavallo_Azzano.jpg