Itinerario Strada Stazzema/Foce di Petrosciana 527 m – sent. 5 – Fonte della Grotta 836 m – Rif. Forte dei Marmi 852 m – sent. 5 – Variante per la Foce del Procinto – Foce del Procinto 995 m – Attacco via ferrata – via ferrata – M. Procinto 1173 m – via ferrata – Cintura del Procinto – Foce dei Bimbi 975 m c. – Baita degli Scoiattoli 885 m c. – sent. 5bis – sent. 6 – Strada Stazzema/Foce di Petrosciana 527 m
Difficoltà EEA la ferrata del M. Procinto; E il resto
Dislivelli salita: 646 m; discesa: 646 m
Ore effettive Strada - Rif. Forte dei Marmi 1h 00'; Rif. Forte dei Marmi - Foce del Procinto 0h 30'; Foce del Procinto - M. Procinto 1h 00'; M. Procinto - Foce dei Bimbi 1h 15'; Foce dei Bimbi - Baita degli Scoiattoli 0h 15'; Baita degli Scoiattoli - Strada 0h 50'
Periodo migliore Primavera e Autunno
Partecipanti Giuseppe Berti, Mirto Blasich
Siamo stati il 19 Novembre 2000

 

Il M. Procinto è forse la cima più caratteristica delle Apuane: la sua forma di tozzo torrione è inconfondibile. Lungo i suoi versanti sono state aperte numerose vie di roccia di difficoltà sostenuta. Per l’escursionista l’accesso più agevole è costituito dalla via ferrata, tracciata sul versante meridionale.

 

Salita

L’itinerario ha inizio dalla Strada Stazzema – Foce di Petrosciana, o almeno su quella che avrebbe dovuto essere la via di comunicazione tra il paese versiliese e Fornovolasco: per adesso la pista si interrompe a q. 615. Presso una piccola sella, a 527 m, parte verso destra il sent. n° 5 che per un breve tratto corre poco sopra la strada; ad un bivio (a sinistra il sent. n° 6, per il quale si farà ritorno) si continua a destra, portandosi ben presto sulle pendici meridionali del marcato crestone che si stacca dal M. Nona e che comprende le cime del M. Procinto, dei Bimbi e del Piccolo Procinto.

Il sentiero, in realtà una vecchia mulattiera, sale con gradualità; in corrispondenza dei molti impluvi più o meno grandi attraversati, la traccia è un po’ rovinata o il cammino è più disagevole per i rami e i tronchi sparsi: effetti della disastrosa alluvione del 1996. Ormai sotto le pareti del Procinto e del Nona, il sentiero s’immette in un ampia mulattiera: subito a sinistra c’è la Fonte della Grotta (836 m), sorgente perenne di acqua freschissima anche d’estate; a destra invece si continua per il Rif. Forte dei Marmi (852 m) che, tralasciato il bivio a sinistra (853 m; sent. n° 5), si raggiunge in pochi minuti.

Dal Rif. Forte dei Marmi si torna al bivio a destra con il sent. n° 5 (853 m), che si segue verso destra guadagnando quota e superando una serie di tornanti; al termine di questa, prima che il sentiero inizi a traversare su una cengia assicurata con cavo metallico, si stacca sulla sinistra una vaga traccia che su terreno accidentato conduce esattamente alla Foce del Procinto, dentro la caratteristica spaccatura. Il ponticello si raggiunge facilmente per tracce sulla destra (lato M. Nona).

Al di là del ponticello ci si trova sulla cosiddetta Cintura del Procinto, un’ampia cengia boscosa che cinge i fianchi della montagna mantenendosi più o meno alla stessa altezza. Tale cengia è percorsa da un buon sentiero ed è consigliabile effettuarne il periplo (necessari 20 minuti circa).

Dalla Foce del Procinto, rimanendo a meridione, il sentiero conduce in breve all’inizio della Via Ferrata del M. Procinto.

L’attacco è costituito da una scaletta metallica, quindi segue un lungo tratto con numerosi gradini scavati nella roccia e due mancorrenti (1 cavo metallico e una catena). Il versante è piuttosto ripido e si avverte il senso di esposizione. Al termine di questo tratto, quando le rocce si fanno più erte, il percorso piega a sinistra e con altri gradini entra in un erto canale: la terra sovente ricopre la roccia rendendola scivolosa. Si supera un breve salto roccioso sulla destra, uscendo dal canale ed accedendo al cosiddetto Giardino del Procinto, il boschetto sommitale. Dopo essere passati accanto ad una grotta (l’Antro di Budden; al suo interno, incredibilmente, scorre un filo d’acqua) si tocca finalmente la cima del monte (1173 m; piccola croce metallica).

 

Discesa

Dalla vetta si scende alla Foce del Procinto lungo la via ferrata; giunti alla base di questa, anziché volgere a sinistra verso la Foce del Procinto si prosegue verso destra, mantenendosi sulla cintura del Procinto, grande cengione ricoperto da bosco rado. Giunti al punto in cui il sentiero della Cintura piega verso Nord-Est per dirigersi in direzione della Foce del Procinto, una traccia continua verso Ovest: tra gli alberi appare, ardita e slanciata, la bella Crestina dei Bimbi, con in basso a sinistra il piccolo Torrione Bacci (994 m), detto anche Bimbo Fasciato, mentre in secondo piano svettano La Bimba (1012 m) e il Piccolo Procinto (1040 m), meno alto e meno grande del fratello maggiore, ma simile nella forma.

Bisogna ora scendere di alcune decine di metri, per raggiungere la stretta Foce dei Bimbi (975 m); il sentiero è piuttosto ripido e presenta alcuni salti rocciosi, il più difficile dei quali oppone difficoltà di II grado: è possibile, comunque, aiutarsi con qualche albero e qualche radice affiorante, prestando come sempre la dovuta attenzione.

La Foce dei Bimbi è un intaglio posto tra la Crestina e il M. Procinto; verso meridione presenta un canale piuttosto incassato, dalle sponde rocciose e con qualche salto sul fondo. Questo luogo, come tutta la zona del Procinto, è molto frequentato dai rocciatori per la ottima qualità della roccia e le vie di varia difficoltà. Ha inizio da qui il percorso alpinistico della Crestina dei Bimbi che, malgrado non presenti eccessive difficoltà (primi due tiri di III+, poi I e II grado), dà la possibilità di prendere confidenza con la roccia e le manovre di corda.

Seguendo una delle tante tracce che passano alla base della Crestina, nel bosco rado, si aggirando le rocce per arrivare alla piazzola dell’elisoccorso posta proprio sotto l’ultima parete, sulla cresta. Pochi metri sotto, verso Sud, sorge la Baita degli Scoiattoli (885 m), costruzione abitata tutto l’anno.

Dalla casa occorre continuare per un sentiero che si mantiene sul costone alberato, dirigendosi a Ovest, e che si immette nel sent. n° 6 nei pressi della Casa del Pittore (780 m circa). Seguendo il sentiero segnato, che in questo tratto coincide con il sent. n° 5 bis, si perde ancora quota con qualche svolta e, lasciata a sinistra la Casa Giorgini (737 m), ad un bivio si svolta a sinistra (a diritto continua il sent. n° 5 bis, che scende fino al termine della strada Stazzema – Foce di Petrosciana, a 615 m).

Ora sul sent. n° 6, la discesa si svolge senza problemi fino al parcheggio (poco prima, si ritrova il sent. n° 5).

 


 

01 - Giuseppe accanto a uno dei tanti ruscelli che intersecano il sentiero.jpg 02 - Mirto si disseta alla Fonte della Grotta.jpg 03 - Il Rif. Forte dei Marmi con il M. Procinto.jpg 04 - Giuseppe sul ponticello alla Foce del Procinto.jpg 05 - Mirto alla Foce del Procinto con la Pania della Croce alle spalle.jpg 06 - Mirto e 2 amici di Livorno in cima al M. Procinto.jpg 07 - Mirto e Giuseppe sul M. Procinto.jpg 08 - Mirto scende per la ferrata 1.jpg 09 - Mirto scende per la ferrata 2.jpg 10 - La crestina dei Bimbi del Procinto da est.jpg 11 - Mirto alla Foce dei Bimbi.jpg 12 - La Bimba sorveglia la casa di Gabriello.jpg Mappa_M._Procinto_da_Stazzema.jpg