Itinerario Equi Terme (F.S.) 268 m - Solco di Equi - Strada marmifera del Solco di Equi - Casa Vecchi Macchinari 897 m - Cantoni di Neve Vecchia - Ferrata Tordini-Galligani - Foce Sìggioli 1389 m - sent. 187 - Rif. Donegani 1123 m. Rifugio Donegani 1123 m - sent. 37 - Foce di Giovo 1502 m - Giovetto 1499 m - Pizzo d'Uccello 1783 m - Giovetto - Sent. Attrezzato " M. Piotti " - Bivio Colle di Nattapiana 1150 m c. - Vinca 768 m - sent. 39 - Àiola 341 m - Ponte sul Torrente Lucido 230 m c. - Equi Terme (F.S.) 268 m.
Difficoltà EEA: ferrata Tordini/Galligani e sent. Piotti; EE con un passo di II- e alcuni di I lungo la normale al Pizzo d'Uccello; E il resto
Dislivelli salita: 1150 + 741 m; discesa: 287 + 1604 m
Ore effettive Equi Terme - Casa Vecchi Macchinari: 2h 30';
Casa Vecchi Macchinari - Foce Sìggioli: 2h 30';
Foce Sìggioli - Rif. Donegani: 0h 40';
Rif. Donegani - Foce di Giovo: 1h 00';
Foce di Giovo - Pizzo d'Uccello: 1h 15';
Pizzo d'Uccello - Giovetto: 1h 00';
Giovetto - Vinca: 2h 30';
Vinca - Equi Terme: 2h 30'
Periodo migliore Maggio - Ottobre
Partecipanti Giuseppe, Mirto, Gianluca, Fabbri, Edoardo, Vittorio
Siamo stati il 14-15 Giugno 1997

 

Il Pizzo d’Uccello è una delle più belle e famose cime delle Alpi Apuane. Dai versanti di Vinca e della Val Serenaia appare di forma piramidale, mentre dal Solco di Equi s’innalza con un’impressionante parete rocciosa di 700 metri d’altezza.

 

14/06/1997

L’itinerario ha inizio dalla stazione ferroviaria di Equi Terme (268 m), raggiungibile da Lucca con la ferrovia della Garfagnana (un piccolo gioiello) oppure da Aulla. Da Lucca ad Equi Terme ci sono 71 Km, coperti in circa 1h 30’; da Aulla invece appena 19 Km e poco meno di 30 minuti di viaggio.

Dalla stazione si scende ad attraversare il Torrente Lucido e svoltando decisamente a sinistra si rasentano le piscine delle terme. La strada costeggia il versante Nord del M. Grande, quindi con una curva a destra entra nel selvaggio Solco di Equi in corrispondenza della suggestiva forra terminale.

Si continua lungo il fianco sinistro della valle, incontrando due brevi gallerie e lasciando sulla sinistra dei segni rossi che conducono ad una soprastante marmifera che collega il paese di Ugliancaldo con le cave del Cantonaccio. La strada s’inoltra nella stretta valle (questo tratto appare di recente costruzione) e si innesta nella pista Ugliancaldo-Cantonaccio. Con un’ultima salita e qualche svolta la marmifera termina con uno spiazzo e un rudere: Casa Vecchi Macchinari (897 m).

Il luogo è un importante crocevia, in quanto ha inizio da qui il sentiero attrezzato “ D. Zaccagna ” che conduce alla Foce di Nattapiana passando alla base della Cresta di Nattapiana e presentando alcuni tratti attrezzati con cavo metallico per via di alcuni tratti infidi ed esposti; l’accesso alla Casa Vecchi Macchinari è di gran lunga più breve e comodo dal paese di Ugliancaldo, visto che la marmifera è in parte percorribile in auto; moltissime vie di roccia aperte sull’incombente parete Nord del Pizzo d’Uccello si raggiungono partendo da qui; infine, un segnavia (n° 190) indica la via per l’attacco (1075 m circa) della Ferrata Tordini-Galligani, che si raggiunge dopo aver attraversato un canale (solitamente asciutto o quasi) con piccole marmitte dei giganti.

La Ferrata Tordini-Galligani percorre una marcata dorsale rocciosa che dalla Cresta di Capradossa cala nel Solco di Equi. Le difficoltà sono discontinue, con passaggi fino al II grado su roccia buona; esposizione notevole, ma vista di prim’ordine sulla maestosa parete Nord del Pizzo d’Uccello, sulla quale non è difficile scorgere degli alpinisti. Necessaria l’attrezzatura da ferrata.

I cavi hanno termine sulla Cresta di Capradossa, a 1420 m, poco a Nord della Foce Sìggioli (1389 m). A sinistra prosegue per cresta il sent. n° 181 per il Poggio Baldozzana ed Ugliancaldo; a destra lo stesso sent. n° 181 si dirige verso il valico del Giovetto; per l’ex Rif. Donegani occorre procedere per qualche metro verso il Giovetto e ad un bivio (indicazioni) scendere a sinistra per il sent. n° 187 che entra subito nel bosco e sbocca sulla strada marmifera che dalla Val Serenaia sale alle cave dell’Orto di Donna. Per questa in discesa in pochi minuti all’ex Rif. Donegani (1123 m).

 

15/06/1997

Partenza dal piazzale antistante l’ex Rif. Donegani (1123 m). Un ripido sentiero sassoso segnato (n° 37) consente di tagliare un tornante della strada marmifera asfaltata. Giunti ad un piazzale di cava, si prende verso destra (cancello; segni rossi) proseguendo per la marmifera molto polverosa che sale con alcuni tornanti. Quasi al suo termine si imbocca sulla destra la vecchia mulattiera entrando nella faggeta. Altri tornanti nel bosco (ad una curva ci si imbatte in un grosso serbatoio metallico arrugginito), finché non si esce allo scoperto sui prati della Foce di Giovo (1502 m).

La sella, luogo che merita una sosta, mette in comunicazione la valle dell’Orto di Donna con la Valle di Vinca. Qui convergono alcuni sentieri segnati: il n° 37 scende verso le Capanne di Giovo, il n° 179 va verso la Cava 27 ed il nuovo Rif. Orto di Donna, il n° 181 va verso il Giovetto (bivio con il sent. attrezzato Piotti e, poco oltre, con la via normale al Pizzo d’Uccello) e la Foce Sìggioli.

Per il sent. n° 181 si va in breve al Giovetto (1499 m), aggirando sulla destra un gruppo di rocce. Da qui vale senz’altro la pena di percorrere la via normale del Pizzo d’Uccello, che si sale per roccette e canalini. Le difficoltà dei brevi passaggi rocciosi sono di I grado, con un passo di II- un po’ esposto; la roccia è buona.

Dalla cima (1783 m) si ammira un panorama molto vasto sulla Lunigiana e l’Appennino; interessante la veduta sulle cime apuane circostanti (Pisanino, Zucchi di Cardeto, Cavallo, Contrario, Grondìlice, Sagro); impressionante il precipizio della parete Nord che sprofonda pochi metri sotto la vetta (fare attenzione a non avvicinarsi troppo al ciglio, in quando il pendio è ripido e detritico: rischio di scivolata e di far cadere inutilmente dei sassi, pericolosi per chi arrampica su questa celebre parete).

Ridiscesi al Giovetto, si prende a destra il sentiero attrezzato “ M. Piotti “ che attraversa il versante meridionale della montagna fino a congiungersi con la traccia che sale da Vinca al Colle di Nattapiana. Inizialmente si perde quota, quindi si costeggia lungamente il versante meridionale del Pizzo d’Uccello, ambiente interessante per la presenza di numerosi massi precipitati, alcuni dei quali riadattati a bivacco dai pastori di un tempo.

In corrispondenza di un boschetto si trovano le prime attrezzature, poste per discendere una fascia di lastroni. Il percorso prosegue con piccoli saliscendi, su terreno a volte infido ed esposto, fino ad incontrare il sent. n° 190 a quota 1150 circa. La Foce di Nattapiana è vicina, ma a questo punto abbiamo preferito scendere a Vinca, incontrando sul cammino una fresca e copiosa sorgente.

Si esce dal centro abitato, percorrendo in discesa l’unica strada di accesso (proveniente da Ponte di Monzone); in corrispondenza del 1° tornante (727 m) si continua per una mulattiera: è questa l’antica via di collegamento tra Vinca ed il fondovalle. La traccia attraversa lungamente il roccioso versante Sud-Ovest della Cresta di Nattapiana, incontrando a 587 m la piccola chiesa di S. Giorgio. Più avanti si scavalca la suddetta dorsale, ormai boscosa, incontrando dei ruderi in località Castello.

Una serie di svolte precede il paesino di Àiola 341 m; per Equi Terme, o si scende lungo la strada asfaltata fino al ponte sul Torrente Lucido (230 m c.) e seguendo verso destra la rotabile per 1.5 km circa; oppure si abbandona la strada di accesso ad Àiola in corrispondenza del primo tornante a sinistra, passando per il cimitero di questo borgo (317 m) e raggiungendo Equi in corrispondenza dello sbocco del Vallone di Fagli (ponte sul torrente omonimo).

 


  

01 - Lungo il Solco d'Equi, sulla marmifera.jpg 02 - M. Bardaiano dalla marmifera per Casa Vecchi Macchinari.jpg 03 - La Cresta di Capradossa dai Cantoni di Neve Vecchia.jpg 04 - All'attacco della ferrata Tordini - Galligani, da sin. a dx. Fabbri, Mirto, Vittorio, Gianluca, Giuseppe.jpg 05 - Gianluca e Fabbri lungo la ferrata Tordini - Galligani.jpg 06 - Gramolazzo con il lago omonimo dalla Foce Siggioli.jpg 07 - Cena al Rif. Donegani, da sin a dx Mirto, Gianluca, Fabbri, Vittorio e Giuseppe.jpg 08 - Il gruppo a Foce di Giovo.jpg 09 - Mirto sul Pizzo d'Uccello.jpg 10 - Il gruppo a Vinca, da sin a dx Gianluca, Giuseppe, Fabbri, Vittorio e Mirto.jpg 11 - Inizio di Vinca. In lontananza la Cresta Garnerone.jpg 12 - Sulla mulattiera da Vinca ad Equi Terme.jpg Mappa_Pizzo_Uccello.jpg