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Itinerario Strada Vicinale della Rocchetta, località Fornello 276 m - Cresta Sud-Est M. di Caglieglia - Croce Q. 550 m c. - Q. 595 m - M. di Caglieglia 674 m - Cresta Ovest - Cava abbandonata - Strada marmifera - Bivio sent. per Al Santo/Canevara - Strada Vicinale della Rocchetta, località Fornello 276 m
Difficoltà EE con passi fino al II grado (aggirabili) la cresta SE, roccia buona; T il tratto su strada; E il resto
Dislivelli salita: 459 m; discesa:459 m
Ore effettive Fornello - M. di Caglieglia: 2h 15';
M. di Caglieglia - Cava abbandonata: 0h 30';
Cava abbandonata - Fornello: 1h 00'
Periodo migliore Ottobre - Aprile
Partecipanti Giuseppe, Mirto
Siamo stati il 21 Novembre 2004

 

Altro piccolo monte secondario, nominato solamente sulla Carta Tecnica Regionale numerica. Come al solito a prima vista non sembra offrire granché, ed invece il terreno roccioso consente di effettuare una piacevole e facile arrampicata, con una veduta panoramica eccezionale sulle selvagge Apuane Massesi.

 

Salita

L’itinerario ha inizio dalla Strada Vicinale della Rocchetta, presso uno slargo a 276 m. Questo luogo è raggiungibile in auto salendo da Massa in direzione di Resceto, prendendo subito dopo Canevara la strada che a sinistra dirige verso i graziosi paesi di Caglieglia e Casette. In corrispondenza di un tornante a destra si continua dritto e dopo un’altra curva si raggiungono le poche case di Fornello (250 m) e poco oltre un piccolo slargo (la strada prosegue fino alle cave della Rocchetta).

Scendendo di qualche metro in direzione delle case di Fornello, si trova sulla mano sinistra una stradina che si dirige verso il paese di Caglieglia (con tutta probabilità lo raggiunge); la si abbandona per salire a vista lungo l’ampia dorsale Sud-Est del M. di Caglieglia, di natura rocciosa con copertura più o meno fitta di alberi ed arbusti.

È più conveniente mantenersi sul filo di cresta, dato che qui la vegetazione non ostacola il cammino. Così facendo si affronta, dopo un tratto tra pini e cespugli, un salto ripido di una decina di metri abbastanza esposto: la roccia solida e stratificata in modo favorevole aiuta parecchio. Qui le difficoltà sono di I grado con un ultimo passo di II che può comunque essere aggirato sulla sinistra senza problemi (roccia sempre ottima).

Oltre il risalto si notano sulla destra ed al sommo di una placca inclinata alcuni tondini metallici, piantati presumibilmente per difesa contro il franamento delle rocce soprastanti (al di sotto, infatti, corre la strada Canevara – Casette).

Sempre con piacevole “ ginnastica “ si continua per la cresta, tra paretine e canalini, raggiungendo una grande croce in ferro (550 m c.) ben visibile da Casette. Più avanti altre rocce frastagliate e passaggi divertenti conducono ad una sorta di anticima (595 m) del M. di Caglieglia. Con leggera discesa su terreno accidentato ma facile si tocca un’ampia sella (586 m), da dove una debole traccia si dirige verso il M. di Caglieglia rimanendo a destra del crinale, uscendo dal bosco su terreno aperto cosparso di bassi cespugli.

Una veduta panoramica di prim’ordine accompagna fino alla vetta del monte (674 m), contrassegnata da un mucchio di sassi che sorregge un legno. Sotto i sassi è stata collocata una scatola di latta con alcuni fogli ed una penna per le firme dei visitatori.

 

Discesa

Dalla cima si prosegue lungo al cresta Ovest del monte, quella cioè che lo collega con la vicina Rocchetta. Una buona traccia tra erba e roccette la percorre tutta, dirigendosi verso le cave abbandonate poste tra la Rocchetta e il M. di Caglieglia. Il primo tratto, prevalentemente roccioso ma facile, richiede un minimo di attenzione dato che è verso Nord (destra) scoscende ripidissimo (gli alberi mascherano in parte il vuoto).

Si tocca una prima sella (m 638), quindi breve salita fino ad una cima (664 m); a seguire un’altra sella (646 m): è possibile da qui scendere verso sinistra, per terreno accidentato, fino a raggiungere la strada marmifera abbandonata. In alternativa si continua senza problemi per la cresta, movimentata da gruppi di rocce, scendendo ad una cabina elettrica in disuso (m 662): ovunque si notano i segni del lavoro di cava, con molti rottami ferrosi e gruppi di pulegge ancora ben conservate; si rinvengono anche alcuni spezzoni di rotaia.

Anziché portarsi alla suddetta cabina, è possibile scendere verso destra (Nord) e portarsi al grande bacino marmifero della Cima di Gioia, pesantemente attaccata dall’escavazione a gradoni. Una strada marmifera consente, da qui, di scendere verso Colonnata; un’altra va verso l’abitato di Casette.

Seguendo la strada si scende verso valle con alcune svolte; a 460 m c. confluisce da destra un altro ramo, quindi il fondo diviene asfaltato. Il tornante immediatamente successivo (430 m) è importante perché si trova qui un’indicazione per la località Al Santo, posta sopra Canevara: sentiero da verificare.

Con una curva verso destra la strada valica il Fosso della Rocchetta, portandosi sul versante meridionale del M. di Caglieglia e scendendo con pendenza pressoché costante fino alle case di Fornello, dove si conclude questa uscita.

 


 

01 - Veduta sulle Apuane Massesi.jpg 02 - Giuseppe all'inizio della cresta SE.jpg 03 - Tratto ripido e roccioso.jpg 04 - La cresta continua rocciosa.jpg 05 - La croce di q. 550.jpg 06 - Passaggio di roccia.jpg 07 - La cima del M. di Caglieglia.jpg 08 - Il M. Contrario dal M. di Caglieglia.jpg 09 - Il M. Tambura dal M. di Caglieglia.jpg 10 - Isola della Gorgona.jpg 11 - Giuseppe e Mirto sul M. di Caglieglia.jpg 12 - La cresta Ovest del M. di Caglieglia.jpg Mappa_M._di_Caglieglia.jpg