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Itinerario Trescolli (piazzola manovra bus di linea) 540 m c. - Luciana 520 m c. - Cresta Sud M. Gèvoli (cappella) 600 m c. - La Polla (ruderi) 610 m c. - Cresta Sud M. Gèvoli (cappella) 600 m c. - Rocce di Gèvoli - sent. 107 - Foce ad Est del M. Gèvoli 922 m - M. Gèvoli 951 m - Foce ad Est del M. Gèvoli 922 m - sent. 107 - San Rocchino 800 m - Agriturismo Il Paesaggio 790 m - sent. 106 - Trescolli di sopra - Trescolli (piazzola manovra bus di linea) 540 m c.
Difficoltà EE con passi di I - II grado la cresta S del M. Gèvoli; E il resto
Dislivelli salita: 455 m; discesa: 455 m
Ore effettive Trescolli - Cresta Sud (cappella) 0h 40'; Cresta Sud (cappella) - La Polla 0h 10'; La Polla - Cresta Sud (cappella) 0h 10'; Cresta Sud (cappella) - sent. 107 2h 00'; sent. 107 - M. Gèvoli 0h 15'; M. Gèvoli - San Rocchino 0h 40'; San Rocchino - Agriturismo Il Paesaggio 0h 10'; Agriturismo Il Paesaggio - Trescolli 0h 30'
Periodo migliore Ottobre - Aprile
Partecipanti Giuseppe Berti, Mirto Blasich
Siamo stati il 26 Ottobre 2003

 

Il M. Gèvoli altro non è che una salienza della lunga ampia cresta che dal M. Gàbberi scende al valico di S. Rocchino. L’interesse per questa cima, anch’essa come molte altre poco conosciuta, è costituito dalla pronunciata cresta Sud, rocciosa anche se con molta vegetazione arbustiva. Malgrado questo, l’itinerario qui di seguito descritto soddisferà senz’altro gli amanti delle Apuane selvagge.

 

Salita

L’itinerario ha inizio dalla località di Trescolli, raggiungibile in auto per strada asfaltata da Camaiore e quindi da Casoli. Si parcheggia nei pressi della piazzola di manovra delle corriere di linea (si trova qui il cassonetto dell’immondizia più alto della zona), 540 m c.. La cresta Sud del M. Gèvoli è già ben visibile, con pareti calcaree strapiombanti su questo versante.

Una buona strada asfaltata parte dalla piazzola (indicazione per le case di Luciana) ed in lieve discesa passa un impluvio e termina poco più avanti con un piccolo parcheggio (520 m c.). Inizia da qui un’ottima mulattiera che prende a salire gradualmente nel bosco, passando un fosso (due lavatoi abbandonati; 528 m) e continuando sempre ben tracciata.

Ad un bivio a 550 m c. si lascia a sinistra un grande sentiero che probabilmente scende verso la strada per Casoli non senza toccare frazioni abbandonate. Poco più avanti il terreno diviene prevalentemente roccioso e la mulattiera compie due tornanti (sul primo c’è un corrimano di legno assicurato con staffe metalliche) e raggiunge la cresta Sud del M. Gèvoli presso una piccola cappella (600 m c.). Il luogo merita una sosta per ammirare il panorama.

Si notano qui due sentieri: uno che scende ed uno che sale.

Vale la pena di seguire quello che sale per raggiungere in pochi minuti un acquedotto (è quello che prende l’acqua dalla zona dalla Grotta all’Onda) con una saracinesca, un paio di ruderi e un piccolo lago artificiale: la località si chiama La Polla (610 m c.). Un sentiero continua dagli ultimi ruderi con lievi saliscendi fino ad aggirare nel bosco di lecci un costone (638 m) proveniente dalla cresta Sud del M. Gèvoli: bisognerà scoprire un giorno dove conduce! Un altro sentiero costeggia il lato Est del laghetto e scende decisamente: forse va alle sottostanti case di Setriana (510 m - 550 m, da verificare).

Dalla cappella si segue la cresta Sud del M. Gèvoli: incontrando un prima terrapieno sorretto da una poderosa massicciata e poi un altro spiazzo con una porta in ferro che chiude l’accesso ad una piccola galleria. Il rumore dell’acqua fa intuire che si tratta dell’acquedotto e precisamente di quello che prende l’acqua dalla zona della Grotta all’Onda per portarla fino al laghetto in località La Polla. Oltre che per uso potabile, l’acqua del laghetto viene usata anche per produrre energia elettrica: una condotta forzata scende fino a valle.

La cresta del M. Gèvoli presenta subito difficoltà discontinue con passaggi fino al II grado; la roccia è veramente ottima, solida e con molte buchette, maniglie e fessure create dalla dissoluzione del calcare ad opera dell’acqua. Il percorso non è obbligato, ma è preferibile rimanere nei pressi del filo di cresta allo scopo di incontrare meno arbusti e godere di una maggiore visuale.

Una breve discesa porta ad una prima forcella (710 m c.): dovrebbe essere possibile scendere da qui verso Trescolli per ripido bosco (se non si conosce già questa via di fuga, è meglio non provare!). Si continua per buone rocce, ma più avanti gli arbusti diventano abbastanza fitti da rendere disagevole il cammino. La vegetazione in genere copre la vista del precipizio, ma è bene prestare attenzione a mantenersi ad una distanza di sicurezza dal bordo in quanto gli arbusti costringono spesso ad acrobazie che possono far perdere l’equilibrio.

Quando la cresta diviene nuovamente orizzontale, si trova un’altra sella che viene frequentata dai cacciatori (830 m c.; luogo smacchiato). Appena rientrati nel bosco, scendendo sulla destra per una decina di metri si possono trovare alcune piccole grotte (molto utili in caso di maltempo improvviso).

Si continua sempre lungo la cresta, con percorso ora più aperto e meno roccioso. Prima di entrare nel bosco è possibile scorgere la piccola cima boscosa del M. Gévoli (951 m). La pendenza si attenua e, oltrepassata un’altra zona frequentata dai cacciatori, si trova un sentierino che si innesta nel sentiero CAI n° 107 presso i resti di una teleferica (900 m c.). Per il M. Gèvoli occorre seguire il sentiero segnato verso sinistra (cioè verso il M. Gàbberi) rasentando un’anticima (quota 942 m) incontrando dopo pochi minuti una piccola sella (922 m), sempre nel bosco: caratteristiche alcune piante di agrifoglio.

Dall’insellatura si sale lungo lo spartiacque fino alla cima del M. Gèvoli (951 m) che si presenta, inaspettatamente, quasi del tutto priva di vegetazione. Veduta interessante sull’Alta Versilia fino alle Panie, ai monti Forato, Procinto, Matanna, Piglione, Prana e naturalmente Gàbberi e Lieto.

 

Discesa

Ritornati alla selletta boscosa con le piante di agrifoglio, si prende il comodo sent. n° 107 del CAI che scavalca la cresta Sud del M. Gèvoli e scende decisamente con qualche tornante, rasentando un grosso masso isolato, fino a raggiungere l’ampia sella boscosa di S. Rocchino (800 m): si lascia a sinistra il sent. n° 3 per Farnocchia e a destra il sent. n° 106 per Trescolli, proseguendo fino al termine della strada sterrata che sale da Farnocchia.

Da qui vale la pena di continuare per alcuni minuti lungo il sent. n° 3, molto ampio, e raggiungere una zona prativa con alcune case in felice posizione panoramica: ad un bivio evidente presso una quercia si prende a destra ed in lieve discesa si raggiunge una delle case che è sede dell’Agriturismo Il Paesaggio (790 m c.), dove è possibile consumare uno spuntino in atmosfera familiare.

Per tornare a Trescolli, anziché dirigersi a S. Rocchino è possibile scendere dall’agriturismo  tagliando per campi e bosco, raggiungendo la mulattiera (sent. n° 106) più in basso. Velocemente si perde quota e si tocca una prima volta la strada asfaltata che da Trescolli sale alle case di Trescolli di sopra. Il sentiero segnato consente di tagliare opportunamente qualche tornante della strada, finché non si ritorna alla macchina.

 


 

01 - La Cresta S del M. Gevoli da Trescolli.jpg 02 - Giuseppe presso la cappella sulla cresta S del M. Gevoli.jpg 03 - Giuseppe accanto all'acquedotto.jpg 04 - Giuseppe a La Polla.jpg 05 - Giuseppe affronta le rocce del M. Gevoli.jpg 06 - La seconda parte della cresta.jpg 07 - Sguardo verso il basso.jpg 08 - Il M. Gabberi dalla cresta Sud del M. Gevoli.jpg 09 - Giuseppe sulle rocce finali.jpg 10 - Forato, Procinto, Nona e Matanna dalla cresta Sud del M. Gevoli.jpg 11 - Mirto e Giuseppe sul M. Gevoli.jpg 12 - La cresta Sud del M. Gevoli dall'Agriturismo Il Paesaggio.jpg Mappa_M._Gevoli_cresta_Sud.jpg