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Itinerario Cava Abbandonata (strada Passo del Lucese – Casa Bianca) 672 m – Bivio Casa Bernardi 703 m – Bivio Casa Bianca 770 m c. – Stradone 850 m c. – Casa del Maestro 875 m – Rio Brandiglio – Solco Brandiglio – Cresta NNE M. Pedone – M. Pedone 1013 m – Cresta Est M. Pedone – Casa Q. 750 m c. – Canale Miniciana 712 m – Casa Bernardi 720 m c. – Bivio Casa Bernardi 703 m – Cava Abbandonata (strada Passo del Lucese – Casa Bianca) 672 m
Difficoltà E
Dislivelli percorso BASE: salita: 434 m; discesa: 434 m | con VARIANTE: salita: 488 m; discesa: 488 m
Ore effettive Cava abbandonata - Bivio Casa Bianca 0h 20'; Bivio Casa Bianca - Stradone 0h 20'; Stradone - Casa del Maestro 0h 15'; Casa del Maestro - Pozze - M. Pedone 1h 30'; Casa del Maestro - Brandiglio - M. Pedone 2h 00'; M. Pedone - Casa Q. 750 m c. 0h 30'; Casa Q. 750 m c. - Casa Bernardi - Bivio Casa Bernardi 0h 30'; Bivio Casa Bernardi - Cava Abbandonata 0h 10'
Periodo migliore Ottobre - Aprile
Partecipanti Giuseppe Berti, Mirto Blasich
Siamo stati il 18 Gennaio 2004

 

Dopo aver salito il M. Pedone dal paese di Torcigliano, abbiamo voluto cercare una via di accesso lungo il versante che guarda la sella boscosa di Lucese. L’esplorazione, compiuta in una giornata di tempo davvero inclemente (scrosci di pioggia e grandine), con terreno estremamente fangoso, è stata fruttuosa solo al ritorno. Per scendere, infatti, abbiamo trovato una via logica ed interessante lungo la cresta SE del monte, quindi un’ottima mulattiera ci ha riportato sulla strada che da Lucese sale verso la Casa Bianca.

 

Salita

Dal Passo del Lucese (553 m), raggiungibile in auto dal paese di Gombitelli, una ripida e stretta strada asfaltata sale verso la Casa Bianca. A quota 672, presso una piccola cava dismessa, una sbarra impedisce l’accesso ai veicoli, per cui bisogna parcheggiare qui.

Oltrepassata la sbarra (cancello in metallo, ricordarsi di chiuderlo), si continua per la strada, ora sterrata. In breve si giunge ad un bivio (703 m): a sinistra scende una pista per la Casa Bernardi, che si toccherà al ritorno. Proseguendo a destra, si sale moderatamente e dopo una serie di tornanti altro bivio (770 m c.) presso un imponente pino secolare accanto ad una marginetta: a destra si va alla Casa Bianca (774 m).

Si continua per la strada principale, trascurando due deviazioni a sinistra che raggiungono delle case e lasciando presso una curva (830 m c.) il sentiero n° 101 che si dirige verso la Baita Barsi e Campo all’Orzo. La pista sterrata termina poco oltre presso un paio di case (località Stradone, 850 m c.).

Guadagnando alcuni metri dietro le case, si esce dal castagneto trovando un buon sentiero (cancello realizzato con una rete di un letto) che a mezza costa in ambiente aperto aggira un ampio costone. Una scaletta in legno, posta all’inizio di un fitto bosco di abeti, consente di oltrepassare una recinzione. Il sentiero prosegue comodo e pressoché pianeggiante fino ad un’altra casa (875 m), molto caratteristica perché su una parete è stata fissata la coda di un aereo da turismo. Inoltre il proprietario ha lasciato un locale sempre aperto (iscrizione sopra l’entrata: “ Casa del Maestro “).

Dalla Casa del Maestro è possibile raggiungere il M. Pedone seguendo un itinerario molto più comodo ed interessante di quello da noi seguito. Un ottimo sentiero sale dietro la casa (piccola sorgente) e dopo una curva a destra si porta ad una sella (altra scaletta da superare); a sinistra prosegue un ampio sentiero, delimitato da recinzioni, che sale verso il M. Prana uscendo dal bosco presso una pozza d’acqua non perenne con accanto un caratteristico albero di biancospino (1075 m c.). Continuando lungo le recinzioni, il sentiero raggiunge infine le due pozze d’acqua poste a 1027 metri di altezza sull’ampia cresta che dal M. Prana scende al M. Pedone. Mantenendosi sul comodo crinale erboso con qualche roccia affiorante, si scende dolcemente fino alla sella posta ad Ovest del M. Pedone, quotata m. 973, da dove si sale facilmente in vetta (1013 m).

Per questa variante, dalla Casa del Maestro sono 300 m in salita e 150 m in discesa circa; tempo: 1h 30’ circa.

Dalla Casa del Maestro il nostro itinerario prosegue lungo un ampio sentiero in lieve discesa che ben presto lascia il bosco di abeti entrando nel castagneto. Cercando di indovinare il percorso migliore senza perdere troppo quota, si attraversano tre grossi impluvi: nel farlo, siamo stati fortunati ad azzeccare i punti meno scoscesi e pericolosi.

Ad un certo punto si raggiunge quello che appare un grande sentiero: la traccia, abbandonata da tempo, si perde però poco più avanti. Ancora navigazione a vista ed altri 3 impluvi (stranamente tutti i fossi, malgrado il tempo piovoso, erano asciutti), quindi si raggiunge un costone poco pronunciato: il crinale NNE del M. Pedone. Seguendo questo, con ripida ascesa sempre nel bosco con qualche roccia affiorante, si oltrepassa una debole traccia trasversale che sembra provenire dalla cresta M. Prana – M. Pedone.

Finalmente si esce dal bosco e per prato ripido con qualche traccia si raggiunge senza via obbligata la tondeggiante cima del M. Pedone. In vetta grande ometto di sassi, piccolo cippo che ricorda una persona e agenda per le firme posta dentro una pentola metallica con coperchio.

Il panorama dal M. Pedone è vastissimo, spaziando dal M. Albano alle colline di Montecarlo, alla piana di Lucca, al M. Serra, alla costa tirrenica da Livorno a Pietrasanta, dalle ultime propaggini delle Apuane al lontano Appennino Settentrionale (Corno alle Scale, Alpe Tre Potenze, M. Rondinaio, M. Giovo).

 

Discesa

Dal M. Pedone ci si dirige verso Sud-Est a prendere l'evidente cresta Est della montagna. Qualche traccia di animali si snoda tra l'erba e le roccette affioranti, senza difficoltà. Sul limitare del bosco si trova una casa (750 m c.): un tavolo e due panche invitano alla sosta.

Si svolta verso Nord, a sinistra quindi, perdendo quota gradualmente e andando ad attraversare il Canale Miniciana a 712 m; oltre, in un punto il sentiero è un po' stretto e scivoloso (fare attenzione). Si perviene a un cancelletto e quindi alla Casa Bernardi (703 m). Uno stradello consente di immettersi nella strada principale, già percorsa all'andata: da qui in breve alla sbarra e al parcheggio (672 m).



 

01 - Bivio Casa Bianca.jpg 02 - La coda d'aereo su una parete della Casa del Maestro.jpg 03 - La Casa del Maestro, ingresso del locale sempre aperto.jpg 04 - Passata la tempesta, il sole riappare sul M. Piglione.jpg 05 - Giuseppe sul M. Pedone.jpg 06 - Mirto sul M. Pedone.jpg 07 - Il M. Prana dal M. Pedone.jpg 08 - Il mare dalla cresta SE del M. Pedone.jpg 09 - Giuseppe sulla cresta SE del M. Pedone, verso Lucese e M. Vallimona.jpg 10 - Ancora Giuseppe sulla cresta SE del M. Pedone.jpg 11 - Il valico di Lucese dalla cresta SE del M. Pedone.jpg 12 - La casa a Q. 750.jpg mappa m. pedone da lucese.jpg