Piccola montagna, ricoperta da bosco con radure sulla sommità. Una piacevole meta per un’uscita dall’autunno alla primavera. In caso di neve abbondante e fresca, eventualità non molto frequente ma comunque possibile, è una delle poche cime apuane adatte ad essere salite con le ciaspole.

Salita

L’itinerario ha inizio dalla Strada delle Rocchette. In occasione del nostro tentativo, abbiamo lasciato l’auto in prossimità della Casa Croce di Sopra, circa 775 m, dato che poco più avanti la strada era innevata e percorribile solo con catene montate: altrimenti si può partire dalla Foce di Eglio (816 m), risparmiando circa 1 km di strada.

La Foce di Eglio separa il Grottorotondo dal M. d’Anima (quest’ultimo si raggiunge con facilità seguendo l’ampia cresta Sud). Si lascia la Strada delle Rocchette per salire, dapprima ripidamente, lungo la cresta Nord del Grottorotondo. Il crinale in basso è boscoso, ma in alto presenta tratti scoperti che permettono di osservare un panorama molto ampio.

Si superano in sequenza 3 dossi (979 m, 1011 m, 1029 m), l’ultimo è in prevalenza erboso con cespugli, quindi una leggera discesa conduce sul margine settentrionale di un’amena valletta (casa a 999 m). Una pista trattorabile raggiunge la casa partendo dalla Strada delle Rocchette.

Continuando per il crinale, dolce e molto panoramico, si sale in breve alla cima Est del Grottorotondo (1065 m), separata dalla cima Ovest (1063 m) da una sella (1049 m). In base alla Carta Tecnica Regionale in formato numerico, la sommità più alta è quella Est; secondo la tavoletta IGM, invece, è quella Ovest (quotata 1068 m e punto trigonometrico; la Est non è quotata). L’incertezza rimane, tuttavia un grande ometto di pietre è stato eretto sulla cima Ovest.

Panorama molto ampio ed interessante, sia sulla catena apuana (Sumbra, Tambura, Roccandagia, Pisanino, Freddone, Panie, Procinto, Nona, Croce, Tre Corna, I Campanili, Palòdina) che sul lontano Appennino (Cusna, Prado, Giovo, Rondinaio).

Discesa

Dalla cima Ovest del Grottorotondo (1063 m) è senz’altro possibile proseguire lungo il crinale per ancora mezzo km e guadagnare la Strada delle Rocchette in corrispondenza di una sella (977 m); per accorciare, invece, si può scendere a vista verso Nord, lungo la massima pendenza, entrando subito nel castagneto, sbucando sulla Strada delle Rocchette a circa 900 m (di grande soddisfazione se con neve abbondante e polverosa).

Lungo la strada, in direzione Est prevalente, ritorno all’auto.